l’anticultura fotografica distrugge la fotografia

Io non è che voglia criticare un ragazzo che cerca di farsi fotografo, ma le redazioni online dei quotidiani mi sembrano sempre più allo sbando.. con quale criterio dare risalto a fotografi e foto senza merito? Perché chi fa comunicazione prima di parlare di fotografia non si fa una cultura fotografica??

Trovare in continuazine articoli in argomento fotografia spogli di significato e rilevanza, non è indifferente alla fotografia. Chi legge si fa l’idea che quello sia il top del top che si possa trovare, e questo non è bello. Da consumatore di fotografia posso solo dire che non ho voglia di vedere falsi talenti, un po’ come agli appassionati di sport non piace vedere trionfare comportamenti antisportivi.

Schermata del 2015-10-19 10:53:45-1

Io auguro ogni bene e grande successo a questo ragazzo di Montecatini Terme, ma quando sarà (se) maturo. Un articolo come quello su Ray Banhoff (che non è uno straniero, è solo un italiano che si è dato un alias) su un “progetto fotografico” talmente banale e inflazionato su entrambe le maggiori testate online (Repubblica e Corriere) nazionali mi fa un po’ pensare. Di nuovo!

I maggiori dubbi in quanto a cultura fotografica di chi scrive sulle testate online mi era venuta già in occasione della pubblicazione di articoli denigratori sulla scia de “il peggio della fotografia made in italy”, spaziando in ogni campo con “il peggio di” qualsiasi cosa. Sulle prime ci scappa una risata, ma se si mettono insieme il concetto alla base, i personaggi che stilano queste “classifiche” (persone che non sono riuscite a sfondare nella fotografia), e la modalità di presentazione (articoli su giornali online, mica siti di satira!) il sorriso mi si è trasformato in forte preoccupazione.

Primo perché senza meriti riconosciuti, non è che “chicchessia” possa auto-eleggersi a “giudice supremo” tanto da stilare classifiche di ambizione nazionale o mondiale addirittura.

Secondo per la maggior parte degli scatti si va a pescare nei meandri della storia tra sperimentazioni, lavori riusciti male, e foto buffe fatte passare per serie, e immagini marcatamente radicate nelle tendenze di epoche passate.. Non credo che i più grandi artisti della storia possano dire di non aver mai prodotto qualcosa di inguardabile, nessuno nasce imparato. E nessuno può permettersi di denigrare nessun’altro con foto che non siano attuali ed intenzionalmente esposte come parte del proprio carattere artistico (un po’ come quelli che prendono la foto di una top-model in una smorfia buffa e la usano per “dimostrare” quanto in realtà sia tutto una questione di trucchi e montaggi fotografici). Tantomeno se il “nessuno” non ha alcun titolo che non sia autoprodotto per farlo.

Terzo perché chi diffama senza evidente ragione un professionista dovrebbe essere perseguito a norma di legge, e se questo è un giornalista dovrebbe essere pure radiato dall’ordine. ..IMHO

 

E’ un po’ tutto così il web 2.0, ma in difetto non è in chi scrive, blogga, spamma sui social, in difetto è che legge e da credito e diffusionne a opinioni scarse, di poca rilevanza culturale.

Bisognerebbe avere più coscienza prima di retwittare qualcosa. E poi non ci lamentiamo di come siamo messi..

 

Io vedo tante splendide immagini prodotte da artisti Italiani, che a quelle portate alla ribalta dai siti dei quotidiani non gli legano neanche le scarpe. Facciamo in modo che si diffondano queste, facciamo cultura fotografica, non anticultura!

4 thoughts on “l’anticultura fotografica distrugge la fotografia

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