Risposta a “Seguire le regole o improvvisare come ti detta il proprio animo?”

preambolo:
Luca: “è una cosa che mi è venuta leggendo il libro del Ciuci”
io: “se la pubblichi sul tuo sito ti rispondo. E’ interessante.”
Il perché riportare su un blog un messaggino inviato sul telefono, è il perché è utile avere un blog: fissa delle idee, nel tempo e nella mente. In più si apre la discussione a chi la ritiene interessante. Ecco allora la mia risposta all’articolo dell’amico Ghinassi che trovate sul suo blog.

Il perché delle regole è semplice: sono una risposta razionale al “perché piace” e “perché non piace” un’immagine. Non necessariamente vere per tutti, molto probabilmente vere a prescindere.

L’infelice espressione prima impara le regole che si sente non di rado ai corsi di fotografia, è solo un’esigenza di sintesi in un corso magari troppo ampio per approfondire la questione.

Prohibition_of_photographing

In realtà i primi passi nella fotografia sono delicatissimi ed andrebbero eseguiti con un aiuto personale. Chi già ha un istinto artistico orientato naturalmente al “bello” dovrebbe esser lasciato libero da regole, concentrarsi sull’imparare ad usare il mezzo, e poi in un corso avanzato magari imparare le “regole”. Chi invece non riesce ad ottenere belle immagini da subito è giusto che gli sia insegnato bene le regole, e poi (in un corso avanzato) imparerà a disfarsene.

Comunque sia nel cammino personale di ognuno ad un certo punto devono coesistere entrambe le sfere, e sarà abilità personale saperle dosare.

Ad esempio le regole a me risultano molto utili quando [provo] a fare reportage: non c’è tempo materiale di mettere tutti gli elementi nella posizione più armonica e gradevole, tutto si compie e termina nel giro di un centoventicinquesimo di secondo. Ecco allora che una prima inquadratura sarà scelta (se tecnicamente possibile) seguendo le regole standard, o quanto meno con la regola del “farci entrare tutto quel che serve”.

Durante la riquadratura in sviluppo, e negli scatti che concedono un minimo di tempo utile alla mente e all’istinto di lavorare, si va invece “di buzzo” ..a meno che non sia in atto una crisi mistica, e allora ritornano in voga le regole a consigliarci come comporre un’immagine gradevole.

Questo è il mio pensiero, lo è non da sempre, ma lo è dal momento in cui mi sono costruito una “coscienza fotografica”.

Poi le solite storie di “ma l’arte non ha regole..” “e la tecnologia non c’entra niente..” “conta il manico..”: via, siamo seri, le regole e l’arte sono sempre andate a braccetto, la tecnologia è la migliore alleata dell’istinto (perché aiuta a rendere le azioni più istintive e meno tecniche), il “manico” (termine orribile) è un’altra cosa.

Fino ad un certo livello fotografico, così come nella pittura, scultura, ecc.. grazie alla tecnologia, alle regole, all’istinto, tutti possono arrivare. Poi è chiaro, la Monnalisa (che l’amico Ghinassi conosce bene) non è alla portata di tutti: è proprio per questo che i gèni si fanno ammirare.

5 thoughts on “Risposta a “Seguire le regole o improvvisare come ti detta il proprio animo?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.